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Le Neoplasie Mammarie

Durante la vita di una mammella possono accadere svariati eventi patologici, come ad esempio le infiammazioni (mastiti) dovute a elementi batterici o congestizi (mastiti da eccesso di ormoni o da trauma), raccolte  di liquido incapsulato (le  cisti), ma anche processi "di crescita", che si possono dividere fondamentalmente  in 2 tipi di tumori mammari. i benigni ed i maligni.

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Per tumore benigno si intende una lesione che è capace di crescere solo localmente, spostando i tessuti normali, senza distruggerli.


Per tumore maligno, si intende una massa che cresce localmente, distruggendo i tessuti normali e con la capacità di diffondersi anche in organi a distanza(fegato, ossa, polmoni ecc ). Si capisce bene quale sia la fondamentale differenza tra i due tipi di lesione e quali i differenti rischi per la salute della donna.

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Nel caso di tumori benigni, la asportazione è il trattamento definitivo.

Nel caso di tumori maligni , è fondamentale, oltre alla asportazione locale, anche il trattamento generale, per evitare , con vari mezzi, che la malattia si diffonda in altri organi.

La diffusione in altri organi viene chiamata metastatizzazione e le cellule che le provocano , cellule metastatiche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quali sono i tipi istologici dei tumori. benigni, fibroadenomi e papillomi per i maligni. fondamentalmente : carcinomi duttali, che provengono dai dotti lattiferi mammari e carcinomi lobulari, che provengono dei lobuli ghiandolari.

Cosa 

L’esame va  eseguito, prima da  sdraiata  e  poi da seduta  davanti allo specchio, sempre con le braccia  alzate ,stando attenta, non solo alla comparsa di noduli o aree dure, ma  anche  ai cambiamenti di  forma del capezzolo  o  della cute , alla  secrezione  di sangue  dai capezzoli e  dalla comparsa  di ghiandole  sotto la  ascella. Tutti questi sono segnali  che devono spingere  la donna  a consultare lo specialista, il cui  compito è quello di formulare una diagnosi.

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Quali sono i sintomi del tumore al seno e quando rivolgersi al medico?
Il tumore al seno può manifestarsi in più modi, ma il primo sintomo evidente di solito è un nodulo o un'area di tessuto mammario ispessito.
La maggior parte dei noduli al seno non è cancerosa, ma è sempre meglio farli controllare dal medico.
In particolare, è importante rivolgersi ad un medico in uno dei seguenti casi:

  • un cambiamento delle dimensioni o della forma di uno o di entrambi i seni;

  • un nodulo o gonfiore a livello delle ascelle;

  • secrezioni dal capezzolo spontanee monolateralmente;

  • secrezioni ematiche o guaiaco-positive;

  • increspature sulla pelle del seno;

  • un'eruzione cutanea sopra o intorno al capezzolo;

  • un cambiamento nell'aspetto del capezzolo (capezzolo retratto).

Il dolore al seno non è di solito un sintomo di tumore al seno.

Cause del tumore al seno
Le cause esatte del tumore al seno non sono state ancora completamente comprese. Tuttavia, ci sono alcuni fattori noti che possono aumentare il rischio di tumore al seno. Questi includono:

  • età: il rischio aumenta man mano che si invecchia;

  • una storia familiare di tumore al seno;

  • una precedente diagnosi di tumore al seno;

  • un precedente nodulo benigno al seno;

  • essere obeso;

  • un uso eccessivo di alcool.


Diagnosi di tumore al seno
Il medico, attraverso la palpazione del seno, potrà avvertire la presenza di noduli e valutarne dimensione forma e consistenza. In genere i noduli benigni sono noduli rotondi, morbidi e mobili, mentre i noduli con una forma più irregolare e al tatto appaiono più fissi e ancorati al seno sono quelli più probabilmente maligni.
Dopo aver esaminato il seno, il medico curante può indirizzare da uno specialista sul tumore del seno (senologo)per ulteriori approfondimenti. Ciò potrebbe includere lo screening mammario (mammografia), un’ecografia mammaria, in particolar modo nelle donne più giovani, una risonanza magnetica, soprattutto nelle donne a elevato rischio, o una biopsia.

I tipi di tumore al seno
Esistono diversi tipi di tumore al seno, che possono svilupparsi in diverse parti del seno.
Il tumore al seno è spesso diviso in:

  • carcinoma mammario non invasivo (carcinoma in situ): trovato nei dotti della mammella (carcinoma duttale in situ, DCIS) e non ha sviluppato la capacità di diffondersi al di fuori del seno. Di solito si trova durante una mammografia e raramente si presenta come un nodulo al seno;

  • carcinoma mammario invasivo: di solito si sviluppa nelle cellule che rivestono i dotti mammari (carcinoma mammario duttale invasivo o infiltrante) ed è il tipo istologico più comune di tumore al seno.

Altri tipi meno comuni di cancro al seno includono:

  • carcinoma mammario lobulare invasivo (e pre-invasivo);

  • carcinoma mammario infiammatorio;

  • malattia di Paget del capezzolo.

È possibile che il cancro al seno si diffonda in altre parti del corpo, di solito attraverso il flusso sanguigno o i linfonodi ascellari. Se ciò accade, si parla di carcinoma mammario secondario o metastatico.

Trattamento del tumore al seno
Se il tumore viene rilevato in una fase precoce, sarà possibile trattarlo prima che si diffonda alle parti vicine del corpo. Il tumore al seno viene trattato utilizzando una combinazione di:

La chirurgia è di solito il primo tipo di trattamento, seguito da chemioterapia o radioterapia o, in alcuni casi, da trattamenti ormonali o biologici. Il tipo di intervento chirurgico e il trattamento successivo dipenderanno dal tipo di tumore al seno diagnosticato.
In una piccola percentuale di donne, il tumore al seno viene scoperto quando ormai si è diffuso ad altre parti del corpo (carcinoma mammario secondario o metastatico). Gli organi dove più di frequente sono diagnosticate le metastasi sono le ossa (soprattutto a livello della colonna vertebrale, bacino, femore, costole o teca cranica), i polmoni, i linfonodi, la pleura, la pelle, il fegato e, più di rado, il cervello. Il carcinoma metastatico è uno stadio avanzato del tumore che non è facilmente curabile, pertanto lo scopo del trattamento è principalmente quello di aumentare la sopravvivenza della paziente e di migliorare la qualità della sua vita, alleviando i sintomi.

Vivere con il tumore al seno
Una diagnosi di tumore al seno può influenzare la vita quotidiana in molti modi, che dipende molto dalla fase in cui è il tumore e dal trattamento a cui si è sottoposte. Il modo con cui vengono affrontate la diagnosi e il trattamento ovviamente variano da persona a persona. È importante sapere che esistono diversi tipi di supporto disponibili, in caso di necessità. Per esempio:

  • la famiglia e gli amici possono essere un potente sistema di supporto;

  • comunicare con altre persone nella stessa situazione;

  • conoscere più a fondo noi stesse e la malattia;

  • non cercare di fare troppo o di esagerare;

  • prendersi tempo per se stesse.


Prevenire il cancro al seno
Dal momento che le cause del tumore al seno non sono completamente note, al momento non abbiamo a disposizione un metodo “certo” con cui prevenirne l’insorgenza. Si può però fare molto per ridurne il rischio di insorgenza e, nel caso ciò avvenga, per fare una diagnosi precoce. Per ridurre la probabilità di insorgenza del tumore, saranno certamente di beneficio:

  • mantenere sotto controllo il peso corporeo;

  • fare attività fisica regolarmente (l’esercizio fisico può ridurre il rischio di tumore al seno fino a un terzo);

  • avere un basso apporto di grassi saturi e di alcol;

  • non essere sovrappeso o obeso, soprattutto dopo la menopausa (questo perché l'essere sovrappeso o obesi provoca la produzione di più estrogeni, che possono aumentare il rischio di tumore al seno).

Per una diagnosi precoce sarà importante:

  • eseguire regolarmente l’autopalpazione del seno dopo i 20 anni di età;

  • eseguire una ecografia mammaria per le donne giovani a maggior rischio;

  • eseguire un controllo annuale da un medico specialista dopo i 50 anni di età;

  • partecipare ai programmi di screening che prevedono l’esecuzione mammografia ogni due anni nelle donne tra i 50 e i 69 anni. Lo screening può ridurre fino al 40% la mortalità per questa malattia.

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Mastite infiammatoria

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Cisti mammaria

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